
DRUSO IN BLUES 2017 presenta
🎸🎸TOLO MARTON 🎸🎸
Opening Act Bluestouch
Apertura porte ore 21.00
Ingresso 10 euro-Biglietti disponibili all’ ingresso
🍟AL DRUSO SI MANGIA!🍔
Hamburger-fritti-piadine🌱 Anche per vegetarinai e vegani!
TOLO MARTON
“Nel corso del tempo tutta la musica che Tolo ha incontrato s’è organizzata in un linguaggio personale, fuori da ogni catalogazione. Non c’è rock, jazz, blues, non c’è il Jimi Hendrix Award. C’è Tolo Marton che ha dominato tutti gli stili che ha ascoltato fino a costruirne uno proprio. Ancora una volta la definizione di chitarrista virtuoso, per cui Tolo è conosciuto davvero dappertutto, sfuma progressivamente verso una diffusa considerazione di musicista a tuttotondo, ottenuta dal percorrere molte vie musicali, atte ad ottenere una propria visione del mondo e delle sei corde” (Giorgia Garofalo, 2015)
Chitarrista compositore trevigiano,Tolo Marton porta avanti una lunghissima carriera nell’ambito della musica di ispirazione anglo-americana.
“ Non posso fare a meno di pensare che se c’è un chitarrista in Italia che meriti l’appellativo di Guitar Hero, questo chitarrista si chiama Tolo Marton” (detto dal critico americano Tom Branson http://
“Tolo per l’Italia è un patrimonio nazionale!” (detto da Roger Glover, bassista dei Deep Purple)
“Chitarrista fenomenale!” (Bobby Whitlock,tastierista e compositore dei leggendari Derek and the Dominos)
“il più intelligente e dotato chitarrista rock che l’Italia abbia mai avuto” (Paolo Vites, Jam 1999).
“Dopo averlo sentito suonare, sono tornata a vederlo ogni volta che potevo”(Sharon Jones, Austin Arena Magazine,Texas, aprile 1995).
Per la sua composizione Alpine Valley e l’interpretazione di Red house, è stato premiato nel ’98 in America dal padre di Jimi Hendrix, il più grande genio della chitarra elettrica mai esistito.
E’ stato richiesto per suonare con Jack Bruce e Ginger Baker, due dei tre leggendari componenti dei Cream.
Nel marzo 2002 inizia la collaborazione con il leggendario batterista dei Deep Purple Ian Paice ed il tastierista, sempre dei Deep Purple, Don Airey.
La sua particolarissima versione di “All along the watchtower” è stata scelta per essere inclusa in una compilation di artisti internazionali curata dalla BMG di brani di Bob Dylan, uscita nel 2003.
Nel 2009 esce il doppio CD “REPRINTS”, ovvero le ristampe dei primi 3 vinili di Tolo
Nell’autunno 2010 Marton si ricongiunge per attività concertistica con Aldo Tagliapietra e Tony Pagliuca (ex-componenti storici delle Orme, gruppo Prog con cui aveva inciso l’Album “Smogmagica” a Los Angeles nel ‘75), per una breve reunion che li vede suonare al ProgExhibition a Roma .
Nel 2012 Tolo inizia una collaborazione anche con Roger Glover, il grande bassista dei Deep Purple, con il quale suona in concerto in teatro a Mestre, con grandissimo successo.
Nella primavera del 2015 Tolo torna a Austin (Texas) per un nuovo tour. Durante la sua permanenza viene invitato a suonare e registrare con Bobby Whitlock, il tastierista e compositore dei leggendari Derek and the Dominos, di cui facevano parte Eric Clapton e Duan Almann.
In dicembre 2016 esce l’ultimo disco di Tolo. Si intitola My cup of music, un lavora nuovo e diversissimo da tutti gli album precedenti. Quasi interamente strumentale, è stato realizzato in un anno e mezzo. La durata è di circa 65 minuti e contiene 18 brani, di cui una sola cover. I brani sono divisi in tre sezioni: Fantasy Cup, Sentimental Cup, Misterious Cup
“My Cup of music parla al cuore di ognuno, è alla portata di tutti, sincero, arioso, leggero, vero; potenti le sinestesie che fa nascere ” (Dani Zara)
“My cup of Music è un album evocativo. E’ una perla. Sono sicuro che appena ascolterete qualche canzone avrete dei richiami di immagini, di strade, percorsi, paesaggi, orizzonti e che vi costruirete un vostro film in cui sarete sicuramente registi e i protagonisti potete sceglierli voi. Ogni tanto inaspettatamente compaiono delle perle e vanno colte.” (Ivano Bosello)
La musica non è molto diversa dalla vita. Come nel vissuto, ci sono attimi di felicità, incertezza, serenità, angoscia, mistero, dubbio, relax, dèmoni, imprevisti… ecco, mentre tutto è calmo e si sta gustando una situazione ideale, può capitare qualcosa che cambia tutto in pochi istanti. Non l’avevamo previsto. E’ così che immagino la musica. (Tolo Marton)
Il genere musicale di Marton si potrebbe definire Classic Rock, quella musica che verso la fine degli anni 60 rivoluzionò la scena musicale, e che continua ad essere apprezzata e suonata anche dalle nuove generazioni di musicisti. Ma il repertorio si basa su brani originali, dove si rincorrono linguaggi rock, blues, country, psichedelia, melodia e silenzi.
“Nel corso del tempo tutta la musica che Tolo ha incontrato s’è organizzata in un linguaggio personale, fuori da ogni catalogazione. Non c’è rock, jazz, blues, non c’è il Jimi Hendrix Award. C’è Tolo Marton che ha dominato tutti gli stili che ha ascoltato fino a costruirne uno proprio. Ancora una volta la definizione di chitarrista virtuoso, per cui Tolo è conosciuto davvero dappertutto, sfuma progressivamente verso una diffusa considerazione di musicista a tuttotondo, ottenuta dal percorrere molte vie musicali, atte ad ottenere una propria visione del mondo e delle sei corde” (Giorgia Garofalo, 2015)
Per concludere questa presentazione prendiamo a prestito una frase di Daniela Bonanni tratta dal suo libro “Spazio Musica Spazio Bruno”: “Tolo, da sempre fedele alla linea. Una linea dettata dal suo grande talento, dalla sua ispirazione e dalla sua passione per la musica. Fedele alle sue origini di musicista rigoroso, coerente, mai appagato e da sempre estraneo alla logica del music bussiness. Tolo non ha mai amato ripetersi: ogni volta per lui è una sfida, una continua e affascinante ricerca. Mai un concerto uguale all’altro, come se fosse sempre la prima volta. Tolo è Tolo”
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BLUESTOUCH
Band Lombarda di quattro elementi fortemente caratterizzata dalla chitarra resofonica accoppiata all’armonica Blues, sezione ritmica di basso e batteria un motore potente ed instancabile. Il repertorio è composto dal 50 % di pezzi originali e dal 50% da cover ricercate (Eric Sardinas, Joe Colombo, Z.Z.Top , Johnny Winter, Seasick Steve , Ryan Mc Garvey…), una selezione esplosiva e coinvolgente. Tutti gli elementi della band fanno tesoro della loro pluriennale esperienza sul campo,cosa che permette loro di regalare uno show ricco di improvvisazioni e variazioni con gusto.
Dal 2009, anno della loro nascita, accumulano molte esperienze e piccole – grandi soddisfazioni dividendosi tra locali, club, festival, motoraduni, Club House, programmi radiofonici e aperture più o meno importanti, come quella ad Eric Sardinas & Big Motor nel Novembre del 2014 in un noto locale di Bergamo e nell’Aprile del 2016 a Zurigo e a Carvin Jones, sempre nel 2016, nel nord Italia, solo per citarne alcune. Sono conosciuti e apprezzati in territorio Italiano e Svizzero, ma vantano ammiratori e sostenitori anche in alcune zone d’Europa ( come Francia, Corsica, Polonia, Olanda, Austria e Spagna).
La loro peggior ‘dipendenza’ è stare “on the road”, ecco perché la loro strada è solo all’inizio.
Nel 2013 realizzano e auto-producono il loro primo album : WELCOME TO THE CROSSROADS.
Nel 2015 realizzano e auto producono il loro secondo album: WHISKEY’n’NOTES
Four Men with the Fire Inside. Your Stage will burn !!!
*Blues & Respect*
www.bluestouch.it
Assistere a un concerto dei Bluestouch a è un esperienza catartica: ti purifica da tutte le scorie della vita moderna e ti riconduce all’essenzialità diretta e concisa di suoni scarni, sporchi e polverosi, a quei luoghi lontani dalle metropoli ai confini dei deserti aridi dove il mormorio del vento è interrotto solamente dal tintinnio dei bicchieri colmi di whiskey. (cit. Antonio Spanò Greco)